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Professionisti e antiriciclaggio: tra regole e adempimenti

La normativa in materia di antiriciclaggio ha subito nel corso degli ultimi trent'anni, una rapida evoluzione che ha esteso l'ambito di applicazione anche ad alcune attività di carattere non finanziario e ai liberi professionisti, ivi inclusi i commercialisti, ai quali sono rivolte le tre regole tecniche emanate dal CNDCEC ai sensi dell’art. 11, co. 2 del D.lgs. 21 novembre 2007 n. 231, come modificato dal D.lgs. 25 maggio 2017 n. 90, in attuazione della direttiva 2015/849/UE e in vigore dal primo gennaio 2020.

Le regole tecniche sono rivolte agli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ed hanno come oggetto i seguenti obblighi antiriciclaggio:

  • valutazione del rischio (artt. 15-16 d.lgs. 231/2007);
  • adeguata verifica della clientela (artt. 17-30 d.lgs. 231/2007);
  • formazione del personale (art. 16 co.3 d.lgs. 231/2007);
  • conservazione dei documenti, dei dati e delle informazioni (artt. 31, 32 e 34 d.lgs. 231/2007).

Definizione di antiriciclaggio

L'antiriciclaggio è il complesso di norme e misure che mirano a prevenire e contrastare il riciclaggio di denaro sporco, cioè il reinserimento nell'economia legale di capitali provenienti da attività illecite e il finanziamento di attività terroristiche. L'antiriciclaggio è fondamentale per tutelare la legalità, la sicurezza e la stabilità del sistema finanziario e per contrastare la criminalità organizzata. Per questo motivo, chi opera nel settore finanziario, come banche, assicurazioni, intermediari e consulenti, deve rispettare una serie di obblighi di antiriciclaggio, come l'identificazione dei clienti, la segnalazione di operazioni sospette, la conservazione dei dati e dei documenti e la formazione del personale. Chi viola le norme di antiriciclaggio può incorrere in sanzioni amministrative e penali.
 

Le regole tecniche in vigore

Autovalutazione del rischio
La prima delle regole tecniche emanate dal CNDCEC descrive come i commercialisti iscritti all'ordine devono valutare il rischio connesso alla propria attività, adottando procedure proporzionate alla natura e dimensione dello studio.
Adeguata verifica dei clienti
Questo obbligo richiede l'identificazione e la verifica dell'identità del cliente, dell'esecutore e del titolare effettivo. La regola stabilisce anche una classificazione delle prestazioni per grado di rischio.
Modalità di conservazione
Gli iscritti all'ordine devono conservare documenti, dati e informazioni secondo le disposizioni del D.lgs. 231/2007, onde evitare la perdita o la distruzione dei documenti e mantenere allo stesso tempo, le loro caratteristiche di integrità, leggibilità e reperibilità.
Formazione del personale
Si tratta di una prassi affrontata nella Regola Tecnica n. 1 del CNDCEC (autovalutazione del rischio) dove, si evidenzia come la vulnerabilità dello studio sia attenuata anche attraverso la formazione del personale.
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La gestione dell'antiriciclaggio in Passcom

Il CNDCEC ha dunque optato per l’adozione di un metodo di lavoro basato su tre macro regole tecniche in materia di antiriciclaggio, la cui applicazione è obbligatoria per tutti gli iscritti all'Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Tali regole sono dettagliate in una vasta manualistica (ribattezzata Linee Guida) messa a disposizione dei professionisti. Va ricordato però che sia le Regole Tecniche che le Linee Guida non hanno recepito le importanti modifiche apportate dal D.lgs. 125/2019 (entrato in vigore il giorno 11 novembre 2019) al D.lgs. 231/07.

In questo contesto normativo si colloca la soluzione Antiriciclaggio disponibile per i software Passepartout. Si tratta di un’applicazione integrata nel gestionale di studio Passcom, finalizzata alla gestione e all’adempimento degli obblighi previsti dal D.Lgs 213 del 2007 e dalle Regole Tecniche del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti del 23 gennaio 2019.
 

Con l'applicativo Antiriciclaggio i commercialisti che utilizzano Passcom possono:

  • garantire la conoscenza approfondita della clientela, tramite l’adeguata verifica;
  • conservare documenti e informazioni a norma di legge, per la tracciabilità delle operazioni effettuate;
  • effettuare il monitoraggio e la verifica dei documenti di identità scaduti;
  • consultare il manuale di gestione degli adempimenti in applicazione della normativa antiriciclaggio
  • stampare l'elenco dei titolari effettivi;
  • redarre l'autovalutazione dei rischi dello studio;
  • rispondere in anteprima al questionario adempimento obblighi;
  • collegarsi ai portali di segnalazione delle operazioni sospette e di violazione dell'utilizzo dei contanti;
  • mantenere aggiornata la formazione del personale sulle norme antiriciclaggio.
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